(Parte 2) Spettatori: Prede e Cacciatori
Così come ho fatto con i contenuti, dividerò il pubblico in due tipologie di spettatori: le prede e i cacciatori.
Le prede sono i fruitori dei contenuti arricchiti, alla ricerca perenne di distrazioni e della visione dei propri bisogni realizzati mentre i cacciatori sono i fruitori dei contenuti arricchenti.
In un pianeta sovraffollato come il nostro, l’evoluzione richiede impegno e dedizione e disponibili a questo sforzo sono solo poche persone, le quali non si accontentano delle ‘droghe leggere’ (lasciatemi passare la metafora) rilasciate dai contenuti già arricchiti, ma hanno bisogno di un di più, di far leva su tematiche più complesse per affrontare la dura sfida della realtà.
Per quanto pochi, i cacciatori costituiscono comunque una larga fetta di pubblico e sarebbero delusi da un mercato statico e stracarico di messaggi incapaci di generare empatia nel loro stato d’animo. E non solo, questa iper saturazione causata dalla creazione veloce ed efficiente di contenuti solo all’apparenza nuovi grazie all’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, finirà per creare, a lungo andare, scompenso e malcontento anche nei cuori delle c.d. prede, che finiranno anch’esse per cercare nuove e diverse forme di soddisfazione.
Senza contare che, anche a voler guardare solamente all’aspetto puramente commerciale e pubblicitario, le prede finiranno per ricordare sempre meno i prodotti pubblicizzati e saranno sempre più confusi nella scelta del prodotto da acquistare, con conseguente difficoltà da parte dei brand nella riuscita della “fidelizzazione”.
Quale, allora, la soluzione?
Nel prossimo articolo esamineremo in dettaglio il modo in cui l’Intelligenza Artificiale si è introdotta in questo complesso reticolo che è la produzione audiovisiva.
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A presto,
